La ghigliottina (in francese guillotine) è un dispositivo utilizzato per decapitare i condannati a morte. Inventata in Francia nel XVIII secolo, fu utilizzata anche in Svizzera, Belgio, Germania, nello Stato Pontificio e in Italia. Prende il nome dal medico e politico francese Joseph-Ignace Guillotin, il quale non ne fu l’inventore: egli fu solo il capofila dei deputati che propugnavano all’Assemblea nazionale l’adozione di uno strumento di esecuzione che fosse uniforme per tutti i condannati e garantisse una morte immediata e senza sofferenze.
La ghigliottina consiste di una pesante lama di metallo (il cui filo era originariamente ortogonale al percorso di discesa e, nelle successive versioni, inclinato di circa 30º rispetto ad esso) lasciata cadere lungo un percorso obbligato da un’altezza di poco più di 2 m sul collo del condannato, che così veniva reciso di netto, evitando agonie legate alle esecuzioni a fil di spada, con l’ascia o per soffocamento con il cappio come si era usato fino ad allora.
La ghigliottina è uno dei simboli della Rivoluzione francese.