Nel 1562 una legge della Repubblica serenissima di Venezia stabilì che le gondole dovevano essere dipinte solo di nero e svolgere servizio di trasporto pubblico.
La norma fu decisa per porre fine alla lotta tra le casate nobili e le ricche famiglie di Venezia che erano arrivate a spendere cifre esorbitanti per rendere le gondole più ricche e sfarzose. Tuttavia, ad alcuni altissimi funzionari fu consentito di mantenere una gondola privata, in considerazione del loro rango. In quel caso la livrea dell’imbarcazione e dell’equipaggio doveva essere quella della famiglia.
Se vogliamo immaginare le gondole prima della legge di metà Cinquecento, si può osservare la gondola detta Dogaressa che che oggi sfila nel corteo della Regata storica. Si tratta di una imbarcazione unica, costruita per ragioni di rappresentanza negli anni Sessanta del secolo scorso. Ha dimensioni diverse rispetto alla una gondola standard (11,40 di lunghezza invece di 10,75 e 1,54 metri di larghezza, invece di1,75) e con leggere varianti nella struttura, tra le quali spiccano i sontuosi ferri dorati (in realtà intagliati in legno) che la assimilano alle gondole da parata del Settecento, immortalate dai pittori vedutisti.